domenica 22 settembre 2013

Br, Rodotà, Alfano: comprendere e non comprendere


Le Br in un comunicato tentano di collegarsi alla No-Tav, promuovendola come nuova occasione di scontro violento. Stefano Rodotà commenta:" parole deprecabili ma comprensibili". Bufera. Per Alfano questo è tipico dei cattivi maestri. Anche a dispetto della storia personale di Rodotà mai indulgente col terrorismo. Cosa avrebbe potuto o dovuto dire Rodotà? Che quelle delle Br erano parole incomprensibili? Che lui non le capiva? Che non era abbastanza intelligente per capirle? Rodotà ha dovuto precisare l'ovvio: che comprendere non significa giustificare. Alfano non è abbastanza intelligente per non capire la differenza? Forse. O forse gioca col senso comune e con il logoramento del nostro linguaggio. Per prendere le distanze da qualcuno o qualcosa siamo avvezzi a definire quel qualcuno o qualcosa: "incomprensibile". A forza di dire così però finiamo per non capire davvero e di censurare l'intelligenza. Comunque credo che Alfano, che non è un'aquila, non sia neanche così stupido. Semplicemente gioca sporco.

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