domenica 10 novembre 2013

Salernitana-Nocera: il segno della catastrofe


Sarà il malumore per il tempaccio che mi chiude in casa. Ma oggi il Sud mi appare morto, suicidatosi, e l'Italia in ginocchio. Viene proibita (non mi frega niente da chi e perché) la trasferta dei tifosi di Nocera per la partita Salernitana- Nocera. I tifosi della Nocerina, parte dei cittadini di Nocera e di quella Campania invigliacchita che non ha voluto vedere l'arrivo dei veleni che hanno prostrato una regione, con improvviso protagonismo impongono: "la partita non si gioca senza di noi". Per tale causa rischierebbero anche la vita, si capisce. E i giocatori della Nocerina obbediscono. Vili fra i vili, simulano infortuni in campo fino a che la partita è sospesa. Per salvare la pelle? Se è così si squalificheranno i giocatori o la squadra, si commissarierà Nocera, feudo evidente della camorra e della cultura mafiosa? Aspettiamo. Pietà per i giocatori che un giorno dovranno dare spiegazioni ai figli della propria vigliaccheria. E un appello impossibile agli uomini di buona volontà se capiscono che questo è un segno della prossima fine: "smettiamo di dividerci su Grillo o su Renzi, costruiamo insieme l'Italia giusta, coraggiosa, seria e allegra". Scusate: è il maltempo. Mi fa credere che un piccolo episodio rappresenti la catastrofe di cui non ci siamo accorti.

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