sabato 14 dicembre 2013

Blue Jasmine: l'infelicità è interclassista


L'infelicità è interclassista nell'ultimo Allen, anzi soprattutto colpisce i “fortunati”. Woody Allen ritorna in America, dopo le divagazioni francese e italiana (Midnight in Paris e To Rome with love). I fortunati nel 2013 sono gli uomini della finanza e sono le donne che li incontrano. Jasmine è fra queste donne. L'incontro e il matrimonio con Hal è fondato sullo scambio consueto fra ricchezza/prestigio e bellezza/eleganza. Lui è un perfetto interprete della finanza e della ricchezza del tempo presente. Addirittura politicamente corretto. Molto denaro, molto potere, molta intraprendenza, ma anche la doverosa filantropia perché “chi ha successo deve restituire qualcosa ai meni fortunati”. Neanche insolite le scatole cinesi e i percorsi tortuosi del denaro, intenzionalmente tortuosi affinché gli ingenui risparmiatori possano essere derubati. Jasmine un po' non vede, un po' finge di non vedere. Così Allen ci propone il peggio del “femminile”. Jasmine non vede o non giudica la spregiudicatezza criminale del marito all'origine dei suoi abiti, dei suoi gioielli, delle cene sontuose. Vede però di colpo la serie lunga di tradimenti del coniuge. Non sospettava forse che gli uomini si fanno ladri e si fanno ricchi anche per questo. Per fare collezione di corpi da godere ed esibire. L'infelicità che gli uomini regalano alle donne... La rivelazione del'infedeltà diventa intollerabile perché accompagnata dall'improvvisa certezza dell'abbandono. Hal stavolta si è innamorato (si dice ancora così...) e pensa al divorzio. Quindi Jasmine d'impulso prende la cornetta e denuncia . Denuncia e perde tutto. Perde anche quella specie di felicità trovata per strada. Hal si impiccherà in cella. L'infelicità del precipizio è intollerabile per quelli che furono fortunati. Inizia la nuova vita di Jasmine presso Ginger, la sorella non naturale, adottiva come lei e con un percorso di vita stentato nella workers class. La fortuna, di cui è parte il caso ed anche l'avvenenza, ha diviso drasticamente le sorelle. Però non si può migrare quietamente dagli agi della upper class alle privazioni della middle class assai prossima alla lower class. Quel mondo è popolato da sgradevoli coatti con ventre prominente o ciuffo impomatato o dal dentista che le salta addosso mentre tenta di fare la segretaria. Così si usa nel mondo della classe media. E le crisi nervose di Jasmine si fanno più acute e frequenti come i suoi soliloqui vaneggianti. E quella che le donne regalano agli uomini Lì, in quel mondo estraneo in cui Jasmine è finita, possono essere le donne a regalare infelicità ai loro uomini. L'anarchia dei desideri che non sentono ragione non risparmia le brave ragazze. L'irrequietezza erotica di Ginger lacera legami e progetti. Produce disperazione e infelicità nell'aspirante marito, l'unico con lo sguardo lucido, accogliente e insieme severo verso la mitica Jasmine. Perché il fidanzato coatto è in fondo la figura più ragionevole nel film. Lui riuscirà a riportare a sè Ginger. Tutto si sistema dunque in qualche modo in questo spazio di gente comune dalle aspirazioni contenute. Jasmine che volava in alto non riesce invece ad emanciparsi dal passato e dai suoi fantasmi. Precipita verso la follia.

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