mercoledì 1 aprile 2015

La politica che non mi piace


Non mi piacque che il mese scorso il governo gioisse per il miglioramento pur tenue dei dati sugli occupati e disoccupati. Non mi piacque perché comunque era il proprio prestigio ad interessare il governo. Come sempre del resto per qualunque governo. Allora la scontata irrisione verso i gufi e l'autoesaltazione per i miracolosi effetti del Jobs Act. Oggi il sorprendente dato negativo. Nuovo peggioramento. Ieri qualche migliaio di salvati in più fra milioni di disperati. Oggi qualche migliaio di disperati in più fra milioni di disperati. E gioisce - come negarlo?- l'opposizione. Non solo quelli che vivono di politica, ma anche quelli che su fb si dilettano di politica. Normale anche questo. Troppo difficile che il disoccupato in più o in meno sia nostro figlio. Continuo a pensare che possa e debba esserci un modo diverso di partecipare alla politica. Come se ci occupassimo di milioni di persone di cui prenderci cura. Non delle fortune di Renzi o di Landini.

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