lunedì 1 giugno 2015

Quando si perde la bussola


Apprezzavo molto Ichino, fin da quando (anni 80) lessi il suo "Il collocamento impossibile". Rompeva con le pigrizie e i silenzi della sinistra. L'ho apprezzato anche come teorico della flexsecurity, benché per la verità la mia opzione resti il socialismo. Ora non è mi è chiaro come Ichino si riconosca nella flessibilità senza sicurezza di Renzi e del Jobs Act. E questa banale provocazione dialettica che posto mi delude del tutto. Sostiene Ichino un'apparentemente impeccabile equazione. Se sinistra è ciò che giova ai lavoratori, ai lavoratori (italiani) giova che Marchionne sia pagato a caro prezzo (31 milioni, ma con benefit qualcuno dice: 162) per sottrarlo ad altri paesi. Ragionamento impeccabile o quasi. Ma a che giova scomodare la "sinistra"? Ichino potrebbe dire semplicemente che le ragioni e le strategie della sinistra sono perdenti. Che la destra (o il liberismo) ha vinto anche perché non c'è salvezza altrove per i lavoratori (o per i molti inoccupati aspiranti lavoratori). Ergo, lavoratori di tutto il mondo, competete e fatevi guerra per conquistare Marchionne. E, siate furbi, abbassando i vostri salari e comprimendo quelli che si chiamavano diritti. Ecco, se Ichino si esprimesse così, gli confermerei la mia stima, ritenendo che semplicemente ha cambiato bussola. Io intanto conservo la mia e chiedo alla sinistra di ingaggiare la difficilissima lotta contro la competizione al ribasso fra i lavoratori nel mondo. Anche nell'interesse del povero Marchionne. Giacché sono convinto che egli non abbia idea alcuna di cosa fare dei suoi 31 o 162 milioni di euro. La sinistra riscopra l'ovvio sepolto dalla stupidità del pensiero corrente.

5 commenti:

  1. Ma no Salvatore ...va oltre a ste cosine!
    Ad esempio il referendum svizzero che rendeva proporzionale la restribuzione massima a quella minima in ogni realtà, (si anche in quella privata), poteva essere una valida e civile soluzione. Romiti come ben sai, pigliava 100 volte il reddito di un operaio italiano e Marchionne? :)
    La finanza ha drogato tutto e tutti, qualche idiota chiama demagogia qualsiasi mozione che parli di equità sociale.
    Quanto dovrebbe pigliare un politico? a mio avviso (ma non è solo mio! c'è un art della Costituzione) il suo reddito deve esser paragonabile a quello di un magistrato.
    Damanda che Magistrato?
    Perchè è chiaro che un Magistrato di Tribunale non piglia (giustamente) tanto quanto un Giudice di Cassazione, come quest'ultimo non piglia come un Giudi d'Appello e così via...
    A mio avviso un parlamentare dovrebbe pigliare sui 3500 euro netti (~70.000 lordi annui) e NON oltre, ovvero come un Guidice di Tribunale: demagogia?
    Ma perchè?
    Chi l'ha detto che devono pigliare di più?
    e soprattutto in base a quale diritto?
    Ma questa è robetta.......
    Sta di fatto che viviamo in un'epoca dove Tim Cook, o Nadella in proporzione sono più potenti dei faraoni e di Luigi XiV, senza la necessità di imporre nulla.
    Il socialismo non basta più, anche se ovviamente è a quello che bisogna guardare (ma lo fanno tutti).
    Decrescita Felice è una soluzione?
    No, o meglio non ancora, serve una cultura della risorsa, soprattutto la consapevolezza che nessuno ha il diritto di essere consumatore, status tra l'altro che a breve ci verrà tolto.
    Ford ha fatto il suo tempo, così Keynes (anche se credo abbia imbroccato la proporzione : un ricco significa almeno 500 poveri)
    Salvatore cmq ti vedo in forma, ho seguito le tue vicende sul circolo, non ho capito perchè hai rinomito il profilo in ~"1fdsakhg", scusami ma non potevo più entrare in un circolo del Pd, ho preso le distanze con questo partito che a conti fatti ritengo peggiore di FI, pur avendo natali certamente più nobili.
    Si, ho votato M5S, credo che lo voterò ancora, ma non credere che il mio voto sia uguale al tuo...
    M5S antropologicamente fa inorridire: è una resa, un po come l'impero romano verso Goti/Longobardi etc etc..
    Ma cosa c'era da salvare di quell'impero romano?
    Nulla! e i Goti/Longobardi hanno subito un processo di romanizzazione, tanto quanto i romani avevano subito la grecizzazione.
    Certo i rischi...ci sono...come in ogni altro pseudo o reale movimento populista.
    Chiaramente mai e poi mai ti chiederei d'essere d'accordo con me, davvero lungi, ma vedi Salvatore se un giorno dovessi insultarti e dovessi per caso, mosso dalla mia barbarica e consueta intemperanza romperti il palchetto sul quale eri solito fare i tuoi sermoni socialisti, sappi che davvero "voltairemente" il giorno dopo sarei li a ricostruirtelo, chiedentoti in lacrime di risalirci.
    Ciao e stammi bene, va avanti così!! credimi stai andando bene :)
    Massimiliano

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  2. Caro Massimiliano, scusa se ho letto in ritardo i tuoi imprevisti commenti. Sono felice di sentirti di nuovo. Che fai della tua vita attualmente? Che dirti? Escludo quasi di votare M5S. Grillo, Casaleggio e la confusione del movimento me lo impediscono. Rischio di non votare per nulla alle prossime elezioni. Non mi persuade neanche infatti il fronte Civati-Fassina, etc. Il no a Renzi è troppo poco. Sì,resto socialista, con discreta convinzione.

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  3. :) Ma allora rispondi ai commenti :)

    Nella vita mi occupo delle mie solite cose (purtroppo) con difficoltà crescenti.
    La mia aziendina sta andando abbastanza bene, ma credimi la voglia di mollare tutto e ritirarmi a vita ascetica è assai forte (e purtroppo ne ho predisposizione).
    Stimo molto la tua inquietudine politica, tuttavia anche qui, chiamarla politica è assai riduttivo.
    Il problema non è Renzi, Fassina, il Pd o M5S, oramai c'è da prender atto che tutto il sistema valoriale occidentale è inarrestabilmente in declino e che nemmeno volgersi a oriente può esser una soluzione. Si lo so, le ho già dette queste cose ma sto invecchiando e allora le ripeto. Voto M5s non perchè creda all'ingegneria sociale di Grillo e Casaleggio (insomma un po di autostima mi è rimasta) ma perchè davvero credo che solo spazzando (anche per un breve lasso di tempo) certe rendite di posizione, possa aprire ad una nuova politica basata davvero sul rispetto delle posizioni.
    Detesto il cameratismo palpabile nel Pd, lo detesto meno in una forza politica, perchè lo posso giustificare.
    Ok, lo so.....è una trappola, ma resto dell'idea che non ci sia nulla da salvare, politicamente parlando.
    Non sono disfattista, anzi, ma sono consapevole del fatto che ne una Syriza, ne un Podemos potrebbero mai nascere in questo paese.
    Conosco abbastanza la Spagna e mi dispiace non concordo per nulla con la visione massmediatica italiana: in Spagna generalmente si sta meglio ed è un paese più civile .
    L'Italia è un paese troppo fragile oramai, si a mio avviso ben più fragile della Grecia dove giocoforza lo fanno il numero degli abitanti ed un'economia QUINDI sostenibile.
    Credo davvero che solo un "deviante" come Varoufakis possa fare qualcosa, certo ci vuol coraggio a seguirlo e bisogna svuotarsi di molte cose...forse troppe.

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    1. Sono pessimista quanto te. Non credo molto invece alle terapie del tipo "calcio al televisore guasto".

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  4. :) Ma allora rispondi ai commenti :)

    Nella vita mi occupo delle mie solite cose (purtroppo) con difficoltà crescenti.
    La mia aziendina sta andando abbastanza bene, ma credimi la voglia di mollare tutto e ritirarmi a vita ascetica è assai forte (e purtroppo ne ho predisposizione).
    Stimo molto la tua inquietudine politica, tuttavia anche qui, chiamarla politica è assai riduttivo.
    Il problema non è Renzi, Fassina, il Pd o M5S, oramai c'è da prender atto che tutto il sistema valoriale occidentale è inarrestabilmente in declino e che nemmeno volgersi a oriente può esser una soluzione. Si lo so, le ho già dette queste cose ma sto invecchiando e allora le ripeto. Voto M5s non perchè creda all'ingegneria sociale di Grillo e Casaleggio (insomma un po di autostima mi è rimasta) ma perchè davvero credo che solo spazzando (anche per un breve lasso di tempo) certe rendite di posizione, possa aprire ad una nuova politica basata davvero sul rispetto delle posizioni.
    Detesto il cameratismo palpabile nel Pd, lo detesto meno in una forza politica, perchè lo posso giustificare.
    Ok, lo so.....è una trappola, ma resto dell'idea che non ci sia nulla da salvare, politicamente parlando.
    Non sono disfattista, anzi, ma sono consapevole del fatto che ne una Syriza, ne un Podemos potrebbero mai nascere in questo paese.
    Conosco abbastanza la Spagna e mi dispiace non concordo per nulla con la visione massmediatica italiana: in Spagna generalmente si sta meglio ed è un paese più civile .
    L'Italia è un paese troppo fragile oramai, si a mio avviso ben più fragile della Grecia dove giocoforza lo fanno il numero degli abitanti ed un'economia QUINDI sostenibile.
    Credo davvero che solo un "deviante" come Varoufakis possa fare qualcosa, certo ci vuol coraggio a seguirlo e bisogna svuotarsi di molte cose...forse troppe.

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