sabato 28 novembre 2015

La cultura banalizzata


Manco a dirlo, divisione netta fra i favorevoli e i contrari al bonus di 500 euro ai giovani da spendere in "cultura". Favorevoli e contrari a prescindere, con linea di divisione coincidente con quella dei renziani e degli anti. I contrari ad esempio denunciano il carattere dispersivo e regressivo del provvedimento che distribuisce risorse a destra e a manca senza criterio (giovani benestanti e giovani che non hanno niente). Obiezione per me non convincente. Non mi piace l'idea di ghettizzare i giovani benestanti. Preferisco che non ci sia divisione fra chi riceve laute paghette da mamma e papà e chi no. E' bene che anche i giovani benestanti godano di risorse autonome. I correttivi vengano dalla tassazione generale che diventi finalmente autenticamente progressiva. Quel che non mi piace per niente è invece l'enfasi renziana sul piccolo provvedimento. Come se ancora uno volta si trovasse un problema fra tanti e lo si volesse risolvere col solito bonus. Ennesimo esempio di banalizzazione, fondatamente elettoralistica nella sua semplicità. . Con iniezioni di cultura per vincere il terrorismo.

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