venerdì 30 settembre 2016

Guai a chi informa

Quello che la 7 ha documentato ieri a Piazza Pulita era per me inimmaginabile fino a ieri. Una giovane cronista ripetutamente minacciata e aggredita, insieme al cameraman. Vetri dell'auto sfondati, cinepresa distrutta. Sara Giudice, la cronista, stava indagando su traffici di rifiuti in quella Magliana resa celebre dalla famigerata banda mai veramente scomparsa. Momenti di vera paura in diretta. Poi arrivano i carabinieri. Ma - dettaglio inquietante - i malviventi continuano a fotografare la giornalista: chiaro segnale mafioso, ribadito da minacce durante la trasmissione di cui Formigli informa il pubblico in diretta. Il chiaro messaggio intimidatorio davanti alle forze dell'ordine è il segnale peggiore. Ho chiesto sulla pagina di Piazza Pulita che i cittadini siano informati dello sviluppo del caso. Penso che se nessuno pagherà sarà un segnale terrificante per il Paese Italia. P.S. In margine annoto - da a-grillino (ovvero da militante della ragione cui è capitato di votare Raggi) l'inaccettabile atteggiamento diversivo della deputata M5S in studio. "Perché parlate di questo e di quello (Pizzarotti, ad esempio) invece che di...". Quello di una informazione pluralista e soprattutto obiettiva è problema enorme. Ma certamente la soluzione non è che il M5S sia esente dal giudizio della stampa.

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