giovedì 20 ottobre 2016

Renzi-Bersani oppure la politica

Sui giornali fiumi di parole sulle ultime guasconate di Renzi che da Washington non le manda a dire all'Europa. "Bruxelles ci manderà una letterina e noi risponderemo".Bravo, così si fa! Bruxelles contesterà la flessibilità oltre il concordato cioè il deficit cioè il debito aggiuntivo assegnato alle future generazioni e noi risponderemo. Adeguato spazio anche ai mal di pancia di Bersani così attento a replicare agli insulti senza arrivare alla rottura. Dicono che questa si chiama "politica". In spazi minori e senza apparente relazione con le gesta del premier e dei suoi educati oppositori, veniamo informati che i poveri sono ora quattro milioni e mezzo e che nell'Italia dei primati abbiamo superato l'ultimo record di denatalità, nonché prevedibilmente il record di saldo negativo fra nuovi nati e morti. Senza l'invasione degli immigrati fra non molto l'Italia sarebbe una landa disabitata. Però non ci pensiamo troppo. Abbiamo lo spettacolo divertente della politica politicante a distrarci. E continua da mesi l'appassionante dibattito sul Sì e sul No. Ecco, vorrei scoprire che questa politica è solo gioco consapevole e distraente. Vorrei che contemporaneamente, magari in una Italia parallela, come in certi film di fantascienza, noi fossimo impegnati a dividerci e poi decidere su ciò che conta. Immagino una forza politica che propone l'eutanasia dei poveri o propone di organizzare l'accompagnamento all'estinzione dell'Italia, della sua gente senza figli (magari con obbligo di anticoncezionali o sanzioni per chi fa figli, secondo il modello cinese). E propone l'estinzione della sua lingua già tanto bistrattata da Jobs Act e cose così rigorosamente in inglese. Immagino una forza antagonista che riscopre ciò che era dimenticato. Che è logico e possibile chiedere ed ottenere il contributo di milioni di disoccupati per risanare il Paese. Che il lavoro non va inventato con guerre e cemento. Che c'è enorme lavoro per tutti. Che l'ingiustizia fa male agli obesi,oltre che ai denutriti. Ecco, aspetto un confronto su cose serie, fra suicidio e rinascita.

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