venerdì 20 gennaio 2017

Strumentalizzare e contro-strumentalizzare


Che diavolo significa “strumentalizzare”? Significa interpretare un evento disgraziato cercando di coglierne le connessioni con qualcosa che lo ha generato. Che male c’è? Anche interpretare l’apatia degli studenti e il loro disimpegno come effetto di un generale clima lassista oppure come specifica perdita di autorità del corpo insegnante oppure come inadeguatezza di una scuola che non ascolta i nuovi bisogni giovanili significa “strumentalizzare”. Ben vengano quindi le strumentalizzazioni. Naturalmente chi strumentalizza a sproposito è bene che sia contestato. Ad esempio io contesto assolutamente la strumentalizzazione di Salvini secondo il quale i rifugiati stranieri in hotel (a non so quante stelle) tolgano posto ai terremotati. Anche e soprattutto i turisti tolgono posto ai terremotati, ammesso e non concesso che sia questo il problema. Ma per il resto è lecito chiedersi perché mai una minima parte della promessa di prefabbricati sia stata esaudita, perché le turbine-spalaneve non erano presenti nei luoghi del doppio disastro "terremoto con annessa bufera di neve", perché (se è vero) gli elicotteri non erano disponibili ma fermi in officina, perché le linee elettriche siano così fragili, etc. E infine cosa non funziona strutturalmente in questo Paese se ad ogni terremoto si riapre la stessa catena di errori e di “strumentalizzazioni”. E inevitabilmente di contro-strumentalizzazioni. P.S. Interessante che chi attacca e chi si difende , premette la solita dichiarazione di stima verso gli eroici volontari.

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