mercoledì 3 maggio 2017

Il declino o la nostalgia


All'annuncio della morte di Valentino Parlato ho avuto un pensiero. Sono scomparsi negli ultimi anni anche: Lucio Magri, Tina Anselmi (quella che più rimpiango), Azeglio Ciampi, Marco Pannella. Tutti salutati con dolore o almeno con vero rispetto. Esponenti di una generazione dalle grandi visioni. Mi sono chiesto come diranno addio ai protagonisti dell'attuale declino italiano fra 50 o 100 anni quelli che ci saranno. Cosa si ricorderà di loro? La bandiera ammainata della Ue? I veleni contro le Ong? Le dinastie di garanti? Il “prima gli italiani”? Le conversioni a 180 gradi dallo scissionismo regionale al sovranismo? L'audace conversione da partito dei lavoratori a partito di Marchione? La riduzione dei partiti a scatole vuote, da riempire di tutto e di nulla, scalabili come una spa?
Poi mi sono detto, amando dubitare di me stesso, che la mia è la solita deformazione nostalgica dei bei tempi andati. Me lo sono detto, ma non mi sono convinto.

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