martedì 24 ottobre 2017

Lettera ad Anna Frank


Anna cara, avrai visto qui in Italia la tua foto con la maglia della Roma, usata per esprimere il massimo di odio verso l'avversario romanista. Ti sarai chiesto: “E' possibile che il massimo insulto sia somigliare a me ragazzina ebrea uccisa dai fanatici? Il peggiore insulto non è “assassino” ma “assassinata”? Di nuovo possibile come nell'Europa di quegli anni”?
Ti chiedo scusa per quei miei concittadini e ti chiedo di scusarli per quanto difficile sia. E ti racconto qualcosa. Oggi troppa parte dei miei concittadini, soprattutto i più giovani, è dimenticata e senza speranza, senza lavoro e senza istruzione. Soprattutto senza istruzione, anche i diplomati e i laureati. Anzi non vuole istruirsi perché pensa che l'istruzione sia una trappola dei privilegiati per tenerli buoni. Odiano tutto quello che gli altri amano o onorano._Hanno pensato di insultarti per insultarli. E non siamo ancora riusciti a spiegare loro che esiste un'altra istruzione e può esistere un altro mondo. Ci stiamo provando, Anna. Scusali. E scusaci per non esserci ancora riusciti. Ci riusciremo.

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