domenica 11 febbraio 2018

Appunti di "non tifoso" a proposito di 5Stelle


Di Battista da Fazio. Chiarisce bene - non sempre avviene - che a chi percepirà il salario di cittadinanza si chiederà un impegno lavorativo per la comunità locale, oltre ad un impegno in formazione e il possibile rifiuto di sole due offerte di lavoro.
Bene: avrebbe potuto dire con maggiore nettezza che il lavoro in comunità libera il salario di cittadinanza dall'accusa di "assistenzialismo".
Assai meno persuasiva la spiegazione del disimpegno di 5Stelle dal movimento antifascista mosso dai fatti di Macerata. Che diavolo significherà mai che "la politica non deve strumentalizzarlo"? L'antifascismo è un pretesto o un impegno civile? La politica DEVE "strumentalizzare". Nel senso che ogni parte deve cogliere in un fatto il segno delle sue ragioni. Se può farlo. Se non ci riesce, fa una cattiva strumentalizzazione di cui deve pagare il prezzo.
Riguardo la polemica di Di Battista sui giornali in conflitto di interesse - vedi Caltagirone costruttore ed editore del Messaggero, giornale polemico con la rinuncia di Raggi alle Olimpiadi e alle conseguenti grandi opere - direi che l'esponente 5Stelle ha ragione. Però non strumentalizza abbastanza. Cioè strumentalizza solo pro domo sua. Quale giornale, al di là della mitica "libertà di stampa", non ha interessi da difendere? Beh, io penso che solo una informazione esplicitamente lottizzata fra i partiti sarebbe trasparente, anche se non obiettiva. Giacché obiettività e imparzialità sono in sé impossibili. Problema che non si coglie o ci si rifiuta di vedere perché fra i tanti di soluzione troppo ardua o - meglio - di soluzione "drammatica" nel senso che risolve un problema a costo di perdere il consenso del senso pigro e comune.

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