lunedì 7 maggio 2018

Intanto a Roma


Intanto a Roma l'ennesima vittima - una ragazza di 25 anni in motoretta- sull'Ostiense per il fondo stradale deformato.
Il boss del litorale impunemente cementificato, Papagni, schiaffeggia il giornalista di Report (ma non gli dà testarte e non lo insegue col randello) e i ragazzi del clan Casamonica, la famiglia mafiosa resa celebre per il funerale pomposo, kitsch e invasivo al patriarca, picchia a cinghiate una disabile che protesta perché loro pretendono la precedenza al bar. Non in un momento di ira o di perdita della ragione. Tornano e picchiano il barista romeno. Sanno di essere immuni da pene o sanno che non possano non dare l'esempio.
E i cittadini romani passeggiando per il centro, presso i palazzi del potere, tra cumuli di immondizia contesi da topi e gabbiani, arrossiscono di vergogna osservando i turisti perplessi e indovinando il senso delle parole che si scambiano nella capitale più sporca d'Europa.
Però Di Maio ha rinunciato ad essere premier e Salvini non molla Berlusconi.. Interessante. In attesa della riforma della Pubblica Amministrazione, in attesa della riforma della Giustizia lenta che non fa giustizia , in attesa che la città recuperi le risorse sequestrate dai corrotti e dai privilegiati. .

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