venerdì 18 maggio 2018

Promemoria per il tempo atteso della serietà e della ragione


Non dire e non proporre cose come "dare lavoro" o "creare lavoro". Sono frasi infette. Perché suggeriscono che sia auspicabile qualunque attività che dia reddito, compreso l'impiego nelle slot machine, come gladiatori al Colosseo, come impiegati nelle fabbriche di mine, come operai addetti alla cementificazione delle coste, etc. Perché suggeriscono che gli sprechi, i consumi e i festini dei più ricchi sono una manna per i più poveri che vi trovano impiego. Perché non bisogna separare il reddito di chi lavora dalla bussola dei servizi alla collettività. Diciamo allora: "Non sprechiamo nessuno". Diciamo: "Tutti al lavoro vero". Si può e si deve.

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